SASSO DI SIMONE E
SASSO SIMONCELLO
Sestino • Provincia di Arezzo
Simone e Simoncello: i sassi gemelli che vegliano sull'Alta Valmarecchia
L'hai mai sentita la voce della roccia? Io me la immaginavo come un tuono che proviene dal basso, qualcosa di gutturale che fa paura. Poi mi sono ritrovata nel Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, all'incrocio dei confini tra Emilia Romagna, Marche e Toscana, davanti al Sasso di Simone e lì ho cambiato idea.
Il Sasso Simone è un enorme blocco di roccia calcarea, immobile e solenne, che si erge fino a 1204 metri sopra al livello del mare. Da lontano sembra un monte a cui è stata tagliata la punta. E invece è un altopiano che proviene dal fondo del mare: un frammento delle falde rocciose appenniniche che è affiorato e ora, come un guardiano fidato, domina la regione del Montefeltro.
Sono stata seduta lì sotto per ore, a guardare la sua immensità, a decifrarla. Ho ascoltato le farfalle, il rumore dell'acqua che scivola giù verso valle, i passi di quella volpe rosso fuoco che mi è sfrecciata davanti, il vento negli alberi. Ma lei, la voce del sasso, si è fatta aspettare.
Poi, camminando tra bianche colline di ghiaia, calanchi che fumano e scogli verdi di muschio che dormono al sole, sono salita su quella cima che è un prato gigante, di felci, ortica e orchidee selvatiche. Un giardino che finisce nel vuoto.
Al centro c'è una grande croce in ferro ed è rimasta qualche pietra, ricordo della Città del Sole voluta da Cosimo I, mai finita a causa delle pessime condizioni atmosferiche (troppo caldo d'estate, troppa neve d'inverno) e abbandonata alla fine del XVII secolo.
Guardare giù dal bordo del sasso fa tremare le gambe: è molto pericoloso perché l'erba alta nasconde troppo bene le crepe. Ma non ho resistito: mi sono stesa, col mento sul ciglio, tra le radici aggrappate alla roccia di alberi per metà sospesi. Prima un po' di vertigini, poi silenzio. Poi un suono. Come se la roccia battesse da dentro, come se pulsasse di vita. Non è stato un battito, non è stato un respiro. Più un sussurro, qualcosa di dolce, come una profonda carezza, o meglio, un abbraccio.
Ecco, se un abbraccio facesse rumore, per me sarebbe così.
Su quella roccia non c'ero mai stata, eppure mi ha parlato e abbracciato, come si stringe qualcuno che, dopo tanto tempo, fa ritorno a casa.
Continuando a passeggiare sui confini del Sasso di Simone, lungo la staccionata di legno e fil di ferro, si apre uno scenario incantevole: al centro un'altra roccia fatta di ombre, alberi e nuvole. È il Sasso Simoncello: poco più basso, come il fratello gemello si staglia titanico sulle morbide colline e galleggia placido sulla foresta.
È lontano qualche km ma, come la roccia su cui sto camminando, anche lui proviene dal mare e ha oltre 3 milioni di anni. Veglia su questa terra dall'alba dei tempi e la rende speciale.
Ma c'è un altro anziano guardiano che vale la pena di incontrare una volta scesi da questa grande terrazza di pietra: "Il Faggio del Sasso", un albero secolare ai piedi del Sasso di Simone. Basta tornare dalla strada di ciottoli fatta per salire e, in fondo, guardare a sinistra. Gli occhi lo trovano, maestoso e lussureggiante, lungo il sentiero che punta verso la Carpegna all'orizzonte.
E mi rende felice pensarlo ora lì, che origlia i discorsi dei due giganti gemelli e li racconta al vento ogni giorno. Che s'addormenta col canto dei lupi e sogna i ricordi del mondo.
COME ARRIVARE
I sentieri per arrivare al Sasso di Simone e al Sasso Simoncello sono tanti e ben segnalati: uno dei più gettonati è quello che parte dal Passo della Cantoniera ma ce n'è anche uno che inizia dall'Agriturismo Sasso Simone Simoncello in località Casa Barboni, un piccolo borgo del comune di Sestino (AR).
PARTENZA DA PASSO CANTONIERA
Puoi parcheggiare QUI. Il sentiero 118 offre una splendida passeggiata immersa nei maestosi boschi che colorano il parco, dal Passo Cantoniera a località Banditella, proprio ai piedi dei due sassi. Nei pressi delle strutture ricettive della Cantoniera, c'è una bella freccia che indica partenza, tempi e direzioni. Si parte con un tratto di strada asfaltata fino ad arrivare a una stradina sterrata sulla sinistra, che si apre sul bosco. Dopo poco si incrocia ancora la strada asfaltata che si oltrepassa tornando su un sentiero molto ampio e praticamente pianeggiante. Si arriva facilmente alla Banditella dove il sentiero confluisce nel 17 (che proviene da Miratoio). Seguendolo si raggiunge la sella tra i Sassi Simone e Simoncello da cui partono 2 vie attrezzate ben segnalate che permettono di raggiungere le vette.
PARTENZA DALL'AGRITURISMO SASSO SIMONE SIMONCELLO
Si parcheggia QUI e si sale lungo il sentiero che parte davanti all'agriturismo, si continua per il prato verso la stazione meteorologica. Attenzione a chiudere sempre i cancelli per non lasciar uscire gli animali al pascolo. Si seguono le indicazioni per il Sasso di Simone, oltrepassando i calanchi e da lì si tiene la destra fino ad arrivare a una distesa di rocce (segno di una vecchia frana). Si continua a salire fino ai piedi del Sasso dove si può ammirare anche il Faggio del Sasso. Per arrivare in cima c'è una via acciottolata che sale lateralmente sulla destra, alla vecchia Città del Sole.
CONSIGLI UTILI
Non ci sono fontane o ristori lungo i percorsi, quindi portate acqua a volontà e cibo. Mi raccomando le scarpe da trekking: c'è da camminare su rocce e calanchi. I sentieri sono abbastanza facili, ma occhio che in alcuni punti ci sono piccole frane che vanno circumnavigate.
E ricordatevi di portare a casa con voi i rifiuti! La regola è semplice: lasciamo sempre il posto ancor più bello di come l'abbiamo trovato (chi ama la Natura la protegge e spesso è proprio chi la frequenta che la tiene pulita!).
Ah, occhio che il cellulare non prende sempre, quindi per sicurezza lasciate sempre detto dove andate!
VICINO AL SASSO DI SIMONE E SASSO SIMONCELLO
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Agriturismo Sasso Simone Simoncello
Se cercate una vera vacanza nella campagna tra Toscana, Marche e Romagna questo è l'agriturismo che fa per voi. Proprietari molto gentili e luogo stupendo, immerso nello splendido paesaggio dell'Appennino centrale, un luogo che si presta a essere la naturale porta d'ingresso alla omonima Riserva Naturale.
338 3302689 • Sito • Facebook
Ristorante Il Mandriano
A due passi dalle principali attrazioni della Valmarecchia e dalla Rocca di San Leo, San Marino ed il famoso Rally Legend di San Marino, Pennabilli e Villagrande, ma soprattutto a pochi minuti dalla famosa rocca di Maioletto, nota agli scalatori per i suoi “Boulder” e le sue pareti.
0722 77117 • Sito • Instagram
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Agriturismo il Quercione
Agriturismo in stile rustico e curato in ogni dettaglio, con rifiniture in pietra in armonia con l’ambiente incontaminato che
lo circonda: il luogo perfetto per ritrovare la tranquillità e il relax per le vostre vacanze.Un giardino e una piscina stupendi.
338 7438099 • Sito • Facebook
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Ristorante Vecchio Montefeltro
Situato nel centro storico di Carpegna, nella via principale, di fronte al maestoso Palazzo dei Principi, il Ristorante Vecchio Montefeltro è stata la prima locanda dell’antico borgo, là dove un tempo erano insediati gli artigiani dell’epoca. Le specialità sono: la cacciagione, i funghi, i tartufi e le erbe spontanee, ma anche la pizza cotta nel forno a legna è una delizia!
0722 77136 • Sito • Facebook
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Carpegna Adventure Park
Family Adventure Mountain in un angolo di paradiso a contatto con la natura selvaggia.
Il parco Avventura, le passeggiate naturalistiche, i sentieri per le biciclette, il bosco delle fate e molto altro sono gli ingredienti unici che vi permetteranno di passare momenti indimenticabili in completo relax con tutta la famiglia.
Anche punto ristorazione grazie a "Il Rifugio dei Sapori".
339 2029200 • Sito • Instagram
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Ristorante Silvana
Ristorante Pizzeria che spazia fino alla cucina tradizionale del territorio. Dai primi ai dolci, i piatti sono gustosi e la location è molto bella e caratteristica.